lunedì 16 aprile 2012

La triste storia dell'automobilista frustrato

Questa mattina io e Mister Ade stavamo percorrendo in tutta tranquillità la lunga strada che ci porta da casa a lavoro. Io stavo pensando ai cazzi miei, come di consueto. Tra l'altro proprio durante il viaggio mi è venuta un'idea fantastica per un romanzo che ho già appuntato sul mio nuovo quadernetto che mi ha donato Sabato La Zia insieme ad altre cosine che poi vi mostrerò. Ma torniamo a noi. Mentre ci accingevamo a superare una rotonda un'altra vettura ha tentato di tagliarci la strada. Inutilmente. Perché noi abbiamo una supercar. Insomma. Questo si è pure sentito in diritto di suonare il clacson e incazzarsi. Ma va bene. A Milano funziona così. Poco dopo eravamo sulla corsia di sorpasso e un deficiente che stava sulla corsia di destra ha tentato di passarci davanti e pure senza freccia. Non riuscendo nel suo intento il simpaticone ci ha poi raggiunto più avanti, ha abbassato il finestrino e, a una velocità di circa 90 km orari, ha sputato nella nostra direzione. A quel punto Mister Ade ha cominciato a dare i numeri. Giustamente. Si è affiancato e gli ha chiesto quale fosse il suo problema. E questo ha cominciato a inveire e a farci segno di accostare. Ma Santo Dio. Davvero voleva litigare per una cosa del genere? Noi l'abbiamo ignorato e siamo andati avanti per la nostra strada. Parlando tra noi dell'accaduto ci siamo ricordati delle numerose vicende passate, simili a questa. Una volta Mister Ade era fermo nel traffico. E uno squilibrato che non riusciva a passare è sceso dall'auto e ha preso a dare calci alla portiera di Mister Ade che è subito sceso per farlo smettere. Morale questo ha cominciato a prenderlo a pugni. E lui si è difeso, ovviamente. Poi questo è scappato come un pirla. Siamo in una città di pazzi. Pure a me ne son capitate di tutti i colori, eh. Una volta un tizio ha abbassato il finestrino e mi ha urlato "ti sparo in faccia". Perché voleva immettersi in superstrada prima di me. Un'altra volta stavo in corsia di sinistra e superavo due macchine. Un tipo mi si mette a culo e mi fa gli abbaglianti. E comincia a pressare per farmi spostare. Ma dove cazzo vuoi che vada? Aspetta che finisca il sorpasso e mi levo, no? No. Beh alla fine mi sposto a destra e questo mi supera. Poco più avanti si sposta sulla mia corsia e cosa fa? Inchioda. Di botto. Io non so come riesco a non andargli addosso e mi fermo a pochi centimetri da lui. E questo non riparte. Se ne sta li in mezzo alla carreggiata. E mi guarda dallo specchietto. Capirete lo spavento. Lo volevo uccidere. Pensavo cazzo quanto vorrei una mazza da golf in questo momento. Alla fine riparte ma va piano e si lascia superare. E io son tornata a casa con l'angoscia che mi seguisse e mi facesse a pezzetti piccoli piccoli. E potrei raccontarvi un sacco di altri episodi come questi. Gente che si ferma davanti a un'auto stile inseguimento poliziesco e spacca i vetri con una mazza. Gente che ti supera e poi accosta e si mette in mezzo alla strada per farti fermare. E cose così. Però voglio arrivare al concetto. Se abitate in una città come Milano e siete automobilisti ricordatevi un paio di semplici cose. Se incontrate individui di questo tipo, e credetemi ce ne sono un sacco, non date loro corda. Cercate di comprendere la loro triste e inutile esistenza di automobilisti frustrati e andate per la vostra strada. Però, ecco. Se proprio vi trovate nella merda, tirate fuori il cric da sotto al sedile. Potreste averne bisogno. E non per smontare una ruota. Pace.

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato.

8 commenti:

  1. Hai pienamente ragione, mi unisco al consiglio di non scendere dall'auto e non reagire alle provocazioni. Anche la mia ragazza vive a Milano e guida molto, quindi ha a che fare con sti tizi (che poi si esaltano se il veicolo nemico è guidato da una donna) e l'abitudine di mettersi avanti e poi "inchiodare" per "dispetto" non è infrequente... a Roma, dove vivo, ci si manda generalmente affanculo e finisce li, difficilmente si scende dall'auto.
    In ogni caso, ripeto, dato che si ha a che fare con una persona che almeno in quel momento è in una fase mentale quantomeno "alterata" , è preferibile non fermarsi o raccogliere la provocazione, la strada è piena di coglioni che sfogano il proprio stress e i problemi dela vita in auto, e i giornali son pieni di casi di cronaca che descrivono casi in cui si è degenerato. Quindi attenzione.soprattutto se siete donne da sole in auto, chiudetevi dentro...
    ciao ;)
    ciao ;)

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  2. Esatto. Chiudersi dentro è la prima mossa strategica. Hai pienamente ragione.

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  3. Sono contro la violenza sia chiaro ma con questi ci vuole la mazza...

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  4. Vedi? Che non lo penso solo io? :)

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  5. Oggi dovevo andare a informarmi per la scuola guida, ma mi è leggermente passata la voglia...

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  6. Ma come! Non vuoi entrare nel magico mondo degli automobilisti frustrati? XD

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  7. Un po' mi consola sapere che gli incivili non ci sono allora tutti dove vivo io!

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  8. Ah no qui pullula, eh? Son come il prezzemolo.

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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