mercoledì 29 agosto 2012

Secondo voi


L'ade dov'è andata, in vacanza?!
Va bene la smetto.


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lunedì 27 agosto 2012

Ciao bella gente

Sono tornata. E sono allegra. Ma solo perchè mi sono fatta due canne. Sennò a quest'ora sarei davanti alla porta del negozio a ringhiare e sbavare contro tutti. Perché questo è l'effetto che fa alla sottoscritta il rientro dalle (brevi. troppo brevi.) vacanze. Per la cronaca. Sono stata in Abruzzo. E ho scoperto che, dopo la Toscana, potrebbe essere messo nella classifica dei posti dove VorreiVivereSeSoloPotessiMandareAFanculoTuttoETutti. Ecco. Questo è lo spirito giusto.
Insomma. Quando casa mia tornerà agibile, ovvero quando l'aria sarà nuovamente respirabile dopo la fantastica disinfestazione di ieri (solo io posso tornare a casa dalle vacanze e trovarla invasa da larve di farfallina magicamente uscite dalle adorate noci. che adesso finiscono dritte dritte nella lista delle cose che non mangerò mai più. dopo le ciliegie. le noci. non le larve. perché le larve io mica le mangio. almeno credo. perché poi quando vado fuori a cena chissà. ma vabbè.) vi farò una dettagliata descrizione dei miei giorni in Abruzzo. No. Nemmeno in ferie, l'Ade si rilassa. Perché, dovete sapere, che io ho un problema. Serio. Mica un problema così, eh? Uno serio sul serio. Ovvero. Io non sto mai ferma. Zero, proprio. Mi annoio, ecco. Perciò non sono in grado di concepire lo spiattellarsi sull'asciugamano e passare otto ore in spiaggia a guardarmi i piedi. Io devo girare. E girare. E girare. O al limite giocare a racchettoni. O rubare i secchielli ai bambini. Comunque. La mia (serissima) intenzione di oggi, sarebbe una carrellata dei miei cult estivi. Sciorinata così, a casaccio. Perciò. Tel chi.

"Qual è il tuo portafoglio?" "Quello con scritto brutto figlio di puttana."

Chettestadicazzo.

Guarda! La nonna sul trattore!

E dajela na capocciata.

 Il mio navigatore è meglio del tuo. Non è vero. Sì che è vero. No. Sì. No. Sì. No.

Gol di Matri! Ma vaffanculo io vado a dormire.

Quattro verticale.

Vorrei un ghiacciolo. No i ghiaccioli li ho finiti, se vuoi ho il ghiacciolo al limone. Mi prendi per il culo?

Guarda una trattoria! Mangiamo? Ma abbiamo appena mangiato i panini. E allora?

Ma le cascate delle Marmore sono artificiali? Già. Sì ma che fregatura, oh.

Su questa pietra ci sono incisi dei nomi e delle date. Vedete questa? E' del 1792. Vabbè. E a me chi lo dice che non le avete fatte voi?

E ho finito. Ma solo perché nella vita ho anche altro da fare. A volte.

P.S.
Mi siete mancati. Love. Love. Kiss. Ecc.


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lunedì 20 agosto 2012

Warrior


Eccola qui, gente. Un'altra delle mie azzeccatissime scelte. Ormai credo di meritarmi un titolo, no? Sto spodestando Mister Ade a suon di culate. Dalla sua seggiola con la scritta "sono io er mejo". Vi pare? Voglio dire. Ma guardateli, questi due. Non vi è già venuta voglia di questo film? Senza che io abbia ancora scritto la mia? Ma voi già lo sapete. Eh sì. Voi siete scaltri. Sì sì. E scommetto che avete anche già intuito che quella che scrive, al momento, è l'Ade del dopocena. Quella scema, per intenderci. Insomma. Il tizio che vedete qui in alto a sinistra, no? Cazzo è davvero il massimo. Occhiaie, muscoli e faccia cattiva. Sono crollata nel giro di dieci minuti. Poi son balzata sulla sedia, tutta presa dai combattimenti. E ho urlato a Mister Ade di smettere di fare casino con quel cacchio di ghiaccio. Ostia. Che sto guardando un film. Miseria. Poi dicono che non mi devo incazzare. E che devo smetterla con gli psicofarmaci. Cosa volete che vi dica, ancora. Questi sono i film che piacciono all'Ade. Ci sono i tizi a petto nudo. E ci sono i combattimenti. Potrei sguazzarci dal mattino alla sera. Comunque. Forse dovrei raccontarvi anche un po' la trama, eh? Magari siete  qui per questo, voi. Magari no. Ma bisogna fare il proprio dovere fino in fondo. E quindi ecco. I due figaccioni sono fratelli. Ma non si parlano da un botto di tempo. Si ritroveranno ad un torneo dove entrambi gareggeranno per vincere. E niente. E' giunto il momento della serietà, qui. Perché non posso chiudere questo post senza dire una cosa. Ecco. Che Warrior merita sul serio.


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sabato 18 agosto 2012

I mercenari


Dico la verità. Non volevo vederlo. Ho opposto resistenza con tutte le mie forze. Ma ho perso. E quindi niente. Spegni la luce. Punta il ventilatore. Tu siediti qui. No vabbè ma io sto qui che sono comodo. Io vado sul balcone. Ma le facce sono strette. Cambia l'impostazione video. Abbassa il volume che è mezzanotte. Ce lo siamo guardato. Non appena ho visto Jet Li e Jason Statham mi sono ripresa. E ho pensato. Sì. Dai. Non sarà poi così un dramma, la visione di questo film. Peccato per la voce che hanno dato al mio idolo Li. Non si può sentire, cacchio. Insomma. E' un film d'azione. E altro non potete aspettarvi che tante sparatorie, tante botte, sangue, Sylvester Stallone e Mickey Rourke che, detto fra noi, fanno un po' impressione, ecc. ecc.
La trama? Boh. Ero troppo impegnata a sbavare su Statham, per seguirla. Però insomma. Non è che ci voglia un genio, no? Sono dei mercenari, loro. Devono uccidere un tizio. C'è di mezzo una donna (perchè c'è SEMPRE di mezzo una donna). Tante botte e tanto sangue. Mi è piaciuto. Perché a me 'sti film piacciono sempre. Perché sono una cazzo di tamarrissima. E sapete cosa c'è? Poi mi guardo anche il due. Però non al cinema. Perché credo che non potrei reggerlo.
Il mio prossimo cinema? Batmaaaaaaaaaan. Macchevvelodicoaffare.


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L'Ade tornerà

Se tutto va bene. Anzi. Se tutto va bene un paio di palle. Perché se tutto andasse bene l'Ade non tornerebbe affatto. Ma andiamo per gradi. E soprattutto con calma. Che qui siamo nell'orario sbagliato, per le cose serie. Qui siamo in un momento critico. Fa caldo. Tanto caldo che ho voglia di picchiare qualcuno. Ho passato la giornata a fare cose utili, prima della partenza. E cazzo sembrava non finissero mai. Ma sono finite. E finalmente posso concentrarmi su di voi. E farvi le raccomandazioni necessarie, perché possiate sopravvivere alla mia assenza. Perché non facciate del cannibalismo. E quelle cose lì che si fanno quando la mancanza di una persona diventa insopportabile. Tipo picchiare la testa contro ai muri. Mangiare gelato al cioccolato. Contare le piastrelle del bagno. Darsi lo smalto sulle unghie dei piedi. Sbucciare una mela. Rifare il letto. Uscire in mutande. Urlare vaffanculo in balcone alle tre del mattino. Togliere le ragnatele dal soffitto. Ascoltare Gianluca Grignani. Leggere un libro di Moccia. Pianificare il matrimonio. Farsi crescere i peli sotto le ascelle. Annusare i pennarelli indelebili. Va bene la smetto. Tra due ore sarò appollaiata sul sedile lato passeggero. Fingerò di essere di compagnia fino a che il sonno prenderà il sopravvento e sbaverò copiosamente sul poggiatesta. E domattina sarò al mare. E tornerò tra una settimana con un sacco di foto e cose da raccontare. Forse. Perché con me niente si può dare per certo. Comunque. Il punto è che ci si vede presto, gente. Fin troppo presto.


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venerdì 17 agosto 2012

Little Miss Sunshine


Prima di tutto, voglio ringraziare lui. Che, con la sua recensione, mi ha fatto scoprire questo film bellissimo. Poi. Volevo dire che questo film è bellissimo ma mi rendo conto di averlo già scritto perciò niente. E' bellissimo. Mister Ade ha riso. Il che significa che ho fatto centro. Di nuovo. Perché sono troppo avanti, io. Parliamone. Comunque. Lui è quello di "Qualcosa è cambiato" (dovete assolutamente guardarlo, se non l'avete fatto). L'altro è quello di "40 anni vergine". Lei è quella di "About a boy" (inutile dirvi quanto io lo ami). Lui l'avevo già visto ma non so bene dove. Lei è BELLISSIMA. Lui è semplicemente fantastico. Questo è stato il collaudo del mio cervello appena schiacciato play. Poi via. Tra le avventure di questa famiglia disastrata. Che si unirà in un viaggio verso la California. Dove li aspetta un concorso a cui la piccola Olive (stupenda dietro quei suoi occhiali enormi e rotondi) vuole assolutamente partecipare. Ogni personaggio è perfettamente azzeccato (il nonno cocainomane è adorabile. giuro). E il finale è quello che davvero non ti aspetti. Cosa che, lo sapete, per me è diventata difficile. Già. Finirò affossata in una poltrona, con i capelli bianchi, i piedi che non toccano terra, una camicia da notte di lana e gli occhiali sempre più spessi. E farò la guastafeste. Sì. Dicendo ai miei nipotini. Scommetto che adesso succede così. E scommetto che dopo faranno così. E scommetto pure che finirà così. E loro mi odieranno. Anche perché dimenticherò di mettere a posto la dentiera. E la lascerò ovunque. In un bicchiere, a tavola. Sul tavolino in salotto. Sul telecomando della tv. Sul cuscino del divano. E poi riderò, guardando le loro facce disgustate. Una risata sdentata e malefica. E mi rimetterò in poltrona. A ciucciare una mela cotta. E a ripensare ai bei tempi. Quando ancora un film riusciva a sorprendermi. Come Little Miss Sunshine.
Ciao, gente. Ho finito con le mie cazzate. Per il momento.


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giovedì 16 agosto 2012

Potete stare tranquilli.

L'Ade non è morta. Non è nemmeno ai Caraibi, per intenderci. E, quest'anno, non è stata coinvolta in nessun incidente automobilistico (almeno per il momento. e comunque non guido praticamente più. da quel giorno). Insomma. Sono in ferie, è vero. Ma sono a casina bella. Anche se ancora per poco. Già. Perché FINALMENTE abbiamo trovato il luogo giusto. E domani partiremo alla sua volta. Sarebbe bello aggiungere "per non tornare". Ma, ahimè, non è fattibile. E niente. Sono qui per giustificare la mia assenza (oltre che per il semplice motivo che mi siete tanto mancati). Domenica doveva essere una giornata di apatia totale. Invece, dopo appena dieci minuti dalla fine del mio caffè, ci telefona Il Disturbatore e ci domanda se, per caso, ci va di andare in montagna a mangiare la polenta. Sì. Lo so a cosa state pensando. La polenta il 12 Agosto? Ma voi, cari miei blogger, non avete idea di cosa sia quella polenta lì. Quindi, tacete. E lasciatemi andare avanti. Insomma. Come dire di no a una richiesta del genere? Perciò eccoci, noi. Lavati e vestiti in un attimo. E via. Direzione, guardate un po' qui.




E poi ditemi che non ne valeva la pena. Comunque. 
A fine giornata, carichi di polenta uncia e di vino, passiamo da casa della Madre. E tiriamo su Nano numero uno e Nano numero due, con i loro zainetti e le faccette da culo. E ce li portiamo a casa. Ora. Chi, tra voi, ha dei marmocchi in casa, sa perfettamente di cosa sto parlando. Quando dico che non ho avuto il tempo di sedermi davanti al computer, fintanto che i Nani han soggiornato qui da me. Non è vero?
Insomma. Abbiamo passato tre giorni stupendi. Siamo stati al fiume a fare pic nic e un sacco di bagni nell'acqua gelata. Compiti delle vacanze, la maledizione della prima luna, gelato al cioccolato, bacini della buonanotte, x-box e giochini al pc. Nano numero due ha cercato di uccidere Il Disturbatore con una pietra e ha, come sempre, attentato alla mia sanità mentale. Nano numero uno è il mio piccolo principe adorabile e non ha fatto niente per cui io possa dire di non averlo adorato. E niente. Questa mattina mi sono svegliata e il silenzio di casa mia mi ha rattristata un sacco. E allora ho detto "sono triste, stamattina" e Mister Ade ha detto "non esserlo". Ma io lo so che, in fondo, mancano un po' anche a lui.


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venerdì 10 agosto 2012

Le chicche di Ade

Cliente, rivolgendosi al Disturbatore.
-Ricordati che la bellezza passa, ma la scemenza resta!
Ade, che non poteva certo esimersi dal dire la sua, interviene.
-E quindi tu sei fregato, pà.


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giovedì 9 agosto 2012

Francamente

In questi giorni sono un tantino apatica. Già. E anche scazzata. Ieri ho passato la giornata a leggere il Conte e a giocare a un giochino stupido in cui dovevo uccidere gli zombie. E oggi mostro persino sintomi di astinenza. Pazzesco. Insomma. Tra due giorni sarò finalmente in ferie. Anche se, per come stanno le cose al momento, ci sono buone probabilità che non ci muoveremo da casa. Penso che, alla fine, diventerò uno zombie anch'io. E prenderò a morsi il divano. E il letto. E puzzerò di andato a male. E niente. Il Disturbatore ha cominciato a parlarmi delle "grandi pulizie" che farà in negozio, quando saremo chiusi. E io lo so, che vorrebbe tanto che io gli dicessi, sorridendo, che se vuole vengo a dargli una mano. Ma anche no, eh? Direi che le mie uniche due settimane di ferie all'anno avrò pure il diritto di spararmele tutte senza eccezioni. Spegnerò il telefono e metterò la testa dentro alla vasca da bagno. Piena. Che poi mi gira il culo, parecchio. Perché se fossi una dipendente "normale", le ferie le prenderei quando dico io. E magari riuscirei anche ad andarmene. Invece siccome sono una dipendente "anormale", in ferie ci vado quando il negozio è chiuso. Ma... se prendessi l'ultima di Agosto? Che, sai. Costa un po' meno. Noooooo. Rientrano tutti! E... se andassi in Luglio? Nooooo. Scherzi? Sono tutti in partenza! Due palle. Io ve lo dico, gente. Non lavorate coi parenti. MAI. Soprattutto se c'avete un padre che non è in grado di starsene una settimana cazzutissima da solo. Comunque. Dato che mi sento simpatica come dieci unghie che grattano una lavagna, me ne torno nel mio rifugio solitario. Ovvero pagina 380 del Conte di Montecristo. Sì. Ora come ora solo lì, sto da dio. Come biasimarmi?



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mercoledì 8 agosto 2012

Drive


Dovete sapere, gente di blog, che in questa casa ci sono delle vere e proprie battaglie. Sì. Perchè a Mister Ade piace un sacco decidere SEMPRE quali film guardare. O quale musica ascoltare (poco importa che se non fosse stato per me ora lui chissà cosa starebbe ascoltando. e non fare quella faccia, tu. che lo sai che è la pura verità.). Ad ogni modo. Siccome io sono nota per essere una che non si arrende, spesso prendo il sopravvento e dirigo l'orchestra. Perciò. Immaginatemi.
A: Voglio questo film.
M: Che film è.
A: Un film che voglio vedere.
M: (con fare critico digita il titolo su mymovies, leggicchia le recensioni, mugugna e poi, senza dire nulla perchè guai a darmi una soddisfazione, agisce)
Ora. Sappiate che io sto deliberatamente gongolando. Perché. Ai titoli di coda lui si è girato verso di me e mi ha detto. Brava Ade. Cosa che, io lo so, gli è costata parecchio. Perché, per la miseria, in questa casa è LUI lo scopritore di meraviglie! O almeno questo è quello che gli lascio credere.
Che altro dire di questo film? Oltre al fatto che ci è piaciuto tantissimo?
Oh, giusto.
C'è Ryan Gosling.
E lui è SEMPRE un buon motivo per guardare un film.
Fatevi i vostri conti.

P.S. Comunque (e questo lo dico perchè stasera qualcuno dovrà pur lavare i piatti e quel qualcuno non sarò certo io) Mister Ade è davvero un gran scopritore di film.


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martedì 7 agosto 2012

Signori bambini

 

Beh, gente. Stiamo parlando di Pennac. Colui che, in pochissimo tempo, è riuscito a spodestare Palahniuk dal suo secondo posto nella mia personalissima classifica di gradimento. Insomma. L'avete letta o no la saga di Malaussene?! Per la miseria. Possibile che non vi possa lasciare soli un secondo?
Ma passiamo al libro. Ci sono questi tre ragazzini, no? Che hanno un professore stronzo. Che un giorno, per punizione, dà loro un compito di castigo. Un tema, per esattezza. Una mattina ti svegli e sei grande. E i tuoi genitori sono piccoli. Bambini. E volete sapere cosa succede quando i ragazzini svolgono il tema? Non ve lo dico. Sennò che gusto c'è. Comunque. E' INCREDIBILE come scrive quest'uomo. Vi prego, prendete in mano un suo libro. Fatelo per me. 


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domenica 5 agosto 2012

Polpette in pastella di ceci


Perbacco. Queste le ho preparate insieme a quelle che trovate qui. E devo dirvi che a me sono anche piaciute di più. Sarà merito della pastella con la farina di ceci che secondo me è spettacolare. Comunque. Siccome non ho ancora fatto colazione e sto per diventare isterica. Bando alle ciance e via con la ricetta. Su. Che non abbiamo mica tempo da perdere, noi.
Ma noi chi?
E fatti un po' i cazzi tuoi.
Va bene la smetto.

Ingredienti:



  • una ciotola di riso bollito
  • spinaci lessati
  • farina di ceci
  • acqua
  • sale
  • olio evo
Preparaescion:

Ordunque. Mischiate il riso e gli spinaci in una ciotola. Preparate la pastella con un paio di cucchiai di farina di ceci, acqua qb e sale. Deve risultare piuttosto cremosa ma non troppo. Tipo impasto delle crepes. Presente? Vabbè. Così. E niente. Formate le palline, pucciatele nella pastella e cuocetele in una padella con olio d'oliva.
Facile, no?
E fidatevi. Sono ottime.
Non vi fidate?
E allora vaff..
Va bene la smetto.
Che ho bisogno di un caffè.


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venerdì 3 agosto 2012

Punto primo

Io non ho capito perché, senza che io abbia dato disposizione alcuna, in certi miei post ci sono delle parole che portano a dei link pubblicitari.
Punto secondo.
Quando non capisco il perché di una cosa, mi girano i coglioni.
Punto terzo.
Non sono in grado di toglierli quindi mi girano ancora di più.
Punto quarto.
Non cliccateci. Perché questi stronzi non si meritano il vostro clic. Anzi. Non si meritano niente. Anzi. Meriterebbero sì qualcosa. Le mazzate. Forti.
Punto quinto.
Se qualcuno sa come si tolgono mi faccia un fischio. Anzi. Un fischio no perché non servirebbe a un cacchio. Mi spieghi, piuttosto, come si fa. Se ne ha voglia. E se non dovesse averne, beh. Sappia che io lo detesto. E tanto.
Punto sesto.
Vado a lavorare.
Addio.



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giovedì 2 agosto 2012

Ci sono bambini a zig zag


Nono ha tredici anni, un papà detective non molto affettuoso e una pseudo mamma di nome Gabi, che non è altro che la fedele segretaria di suo padre. Sì. Perché Nono la mamma non ce l'ha più. E' morta quando lui era molto piccolo. E nessuno gli vuole mai parlare di lei. Anzi. E' vietato persino nominarla.
Insomma. Nono sale su un treno per Tel Aviv, con in mano una lettera di suo padre e di Gabi. Che gli spiegano che durante questo suo viaggio troverà delle sorprese. Appositamente preparate per lui, per festeggiare la sua maggiorità religiosa.
Così Nono incontra Felix. Un anziano signore con cui sente subito di avere un'affinità incredibile. E lo seguirà in un viaggio pazzesco. Che si trasformerà in una storia sul suo passato. Una storia che non aveva mai sentito. Ma che di sicuro non dimenticherà mai.


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mercoledì 1 agosto 2012

Le chicche di Mister Ade vol. 2

A. Cazzo mi emoziona una cifra visitare posti antichi come questo...

M. Ah si?

A. Si! A te no? Sai, il pensiero che questo castello sia stato costruito centinaia di anni fa... Immaginare la gente che ci ha vissuto... Quello che c'era intorno...

M. Bello. Andiamo a mangiare?

A. Adoro parlare con te. Davvero.


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