mercoledì 4 aprile 2012

Serata da dimenticare

Allora. Ho una buona dose di motivi validi per dire che sono davvero senza parole. Punto primo non si può perdere una partita così. Ladrata che più ladrata non si può. E non aggiungo altro per evitare di infervorarmi in maniera eccessiva. Punto secondo non è possibile che io debba avere costantemente a che fare con individui dall'utilità discutibile. Insomma. Quando siamo ormai lontano dal luogo incriminato, Mister Ade si rende conto di aver dimenticato il borsello. Fantastico. Documenti della macchina, Rayban appena comprati, chiavetta della banca e altra roba. A puttane. Ovviamente io, che sono un personaggio tendenzialmente fiducioso, avevo già emesso la mia sentenza. Non lo troverai mai più. Comunque. Lui si lancia sull'autobus per tornare al locale e io mi rifugio in negozio alla ricerca del numero di telefono. La conversazione è stata tipo così.
-Si buonasera senta il mio ragazzo ha lasciato li un borsello. Dunque è nero, piccolo, a tracolla. Ci son dentro i documenti della macchina, una busta di tabacco, una scatoletta con dentro filtri e cartine, un tesserino aziendale e poi boh penso nient'altro (avevo momentaneamente rimosso l'esistenza dei Rayban).
-Mah guardi in effetti ho qui una borsa ma più che borsa è uno zaino. Senta ma il suo di che marca è?
Dico.
-Non ha marca è un semplice borsello nero in similpelle.
-Ah va bene e cosa c'è dentro?
Comincio a pensare di essermi rimbambita. E gli rifaccio l'elenco.
E lui.
-No guardi io ho qui delle cartine geografiche (???), del cioccolato e delle aspirine. Mi sa che non è il suo.
A questo punto gli ripeto nome e cognome di Mister Ade. Sia mai che non avesse capito. In sottofondo sento una voce di ragazza, presumibilmente la cameriera, che, con tono allegro e risatina annessa gli fa. Ma si è il suo dai, diglielo. Attimi di perplessità. Dico.
-Vabbè senta adesso comunque lui sta tornando indietro quindi boh. Quando arriva vediamo.
In un barlume di lucidità ecco che mi tornano in mente gli occhiali e allora richiamo e, convinta di fare buona cosa, dico al signor mentecatto.
-Senta guardi che dentro al borsello ci sono anche dei Rayban.
E lui.
-Ah gli occhiali da sole.
No. Il frullatore. Cazzo.
-Si. Gli occhiali da sole. (idiota)
-Beh non so. Quasi sicuramente è il suo peró non glielo posso assicurare perché, sa, non posso rischiare di darlo alla persona sbagliata.
Metto giù per evitare di diventare sboccata. Quando Mister Ade arriva li, supera i test di controllo, i quiz e l'esame di riconoscimento proprietario del borsello, mi chiama per dirmi che è tutto a posto. Tiro un sospiro di sollievo. No perché voi ve lo immaginate rifare tutti i documenti della macchina? Ecco. Comunque. Innanzitutto locale depennato dalla lista dei frequentabili. E fin qui siamo d'accordo. Unica nota positiva della serata? Siamo usciti senza pagare le birre. Ciupaaaaa! E sia.


Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato.

2 commenti:

  1. Partita rubata e proprietario del locale un infame, per di più abbastanza babbazzo!! Che dire, ti sei meritato le birre scroccate!!!!

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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