venerdì 28 febbraio 2014

È una vita che non faccio la frivola.


Mi son detta, quando lei mi ha citata (indicandomi tra i suoi blog preferiti, emozione!) in un post dedicato a questo affarino che vedete qui sopra. Si muove, vero? O sono io che sto perdendo colpi? No, ditemelo eh?
Allora. La cosa funziona un po' come al solito. Rispondo alle domande, dedico l'aggeggino ad altri blog e faccio altre domande, così ci facciamo tutti un bel pacchettino di cazzacci degli altri e ciccia.
Ecco le domande che Andy ha preparato per noi fortunelli.

QUANDO HAI APERTO IL BLOG?
17 Febbraio 2012, sotto i devastanti effetti delle tortillas di Patty.

DI COSA PARLA IL TUO BLOG?
Di tutto e di niente. Io qui ci faccio il cazzo che mi pare: mi deprimo, cucino, cazzeggio, sproloquio e, ogni tanto, scrivo.

HAI UN ANIMALE DOMESTICO?
Yessa. Paco&Lazy, che mi hanno resa gattara inside.

IL TUO CIBO PREFERITO?
Non ne ho la più vaga idea. Ciò che posso dire, però, è che spesso mi prende una voglia intensa e maniacale di spaghetti pomodoro, basilico e peperoncino. E quando arriva, devo soddisfarla.

LA PROSSIMA TAPPA DA VISITARE?
L'America è il mio sogno proibito, ma devo dire che una tappettina nei meandri del mio cervello non mi dispiacerebbe. Che magari ci capirei qualcosa, santa pazienza.

SE IN VALIGIA POTESSI PORTARE SOLO DUE COSE, QUALI SAREBBERO?
L'Ipod e un libro. Questa era facile.

CANZONE O CANTANTE PREFERITO?
Questa è variabile. Al momento la mia canzone preferita è Mr. Brightside, dei The Killers.

SPORT PREFERITO?
Da praticare, nuoto. Da guardare urlando e imprecando, il calcio.

MIGLIOR PREGIO E PEGGIOR DIFETTO?
Il mio miglior pregio è essere precisa. Il peggior difetto è essere troppo precisa.

FIDANZATA O SPOSATA?
Fidanzata.

THE END.

I blog a cui assegno il ciccetto sono:

-Professionecacciatrice, della mia amata.

-Stylebunny, della Patty.

-Giardino di rose meccaniche, della bellissima MechanicalRose.

-Mizpah, dell'adorabile Mareva.

-Profumo di follia, della Folle.

-Te lo dice Patalice, di nientemenoche Patalice.

-Cose che non esistono, di Cose che non esistono.

-Neverland, di Queen.

-Hey baby, what's that sound?, di Phiiiibi.

-Ma secondo te?!?!, di Blonde Attack.

Poi fate voi.
Ed ecco le domande.

-Qual è la prima cosa che fai la mattina appena apri gli occhi?
-Perché scrivi?
-Quanti sorrisi fai in un giorno?
-Cambieresti qualcosa di te?
-Ami?
-Quante persone abbracci o da quante ti lasci abbracciare?
-Qual è la canzone che, ascoltandola, riesce sempre a strapparti un sorriso?
-Se ti venisse offerta la possibilità di mollare tutto e andare lontano, lo faresti?
-Istinto o ragione?
-Odi?

Cazzo, se sono profonda. Mi compiaccio di me stessa e mi do due pacchettine sulla spalla sinistra. Ho finito.

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martedì 25 febbraio 2014

Life is beautiful


And hey, you're beautiful and there's enough love for the whole wide world, every boy and girl sing along when we sing why-o, why-o and hey, I know that you can find a way, you're beautiful to me, no matter what the people say its all gonna be okay, you're beautiful to me.

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venerdì 21 febbraio 2014

Sono quello che sono

Inutile che mi guardi così.
Certe volte vorrei solo chiudermi a chiave in una stanza e sommergermi nei miei pensieri.
Scrivere e scrivere e scrivere perché questo è quello che sono, questo è quello che sarò, questo è quanto.
Il tempo mi consuma, mi sbiadisce, mi spaventa.
Chissà se un giorno sarò capace di dire ti voglio bene. Chissà se saprò abbracciare, stringere, confortare, perdonare.
Mi perdo negli sguardi della gente, è difficile ritrovare la strada di casa.
Mi perdo nelle note di una canzone, non mi è possibile scappare da qui.
Mi perdo in un sogno fatto di aria, cosa succederà quando l'avrò respirata tutta?
Nei miei occhi, milioni di parole.
Ed io cosa posso dire, se quando parlo escono solo suoni incomprensibili?


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lunedì 17 febbraio 2014

Happy Valentine, rigidoni!


 

E niente. Oggi è il compleanno del blog. Io, come è ovvio, l'avevo bellamente dimenticato. C'è ancora qualcosa che vi stupisce? No, ditelo eh?
Insomma. A un certo punto mi arriva un whatsapp da Mareva (bellina, lei) e per un attimo ho avuto il dubbio criptico di essere stata, che ne so, rapita da un gruppo di alieni con le sembianze dei giocatori del Milan che, con un'abile strategia di convincimento (AHAHAH) sono riusciti a portarmi nella loro base spaziale e infliggermi pene dolorosissime (AHAHAH) per estrapolare informazioni di vitale importanza dal mio cervello (AHAHAH, sì ho finito). Cosa stavo dicendo? Scusate, mi sono distratta immaginando la scena. Ah, sì. Allora, mi hanno rapita e mi hanno riportata, non prima di avermi sezionato e resettato la memoria, scaraventandomi sulla terra nove mesi dopo. Ovviamente l'idea iniziale era quella di farmi a pezzi e lanciare i miei organi e tutto il resto nell'atmosfera, così, per ridere un po'. Però siccome io sono una ragazza veramente simpatica (AHAHAH) hanno avuto compassione di me e hanno deciso di risparmiarmi la vita e di prendere, invece, quella di un aspirante partecipante al Grande Fratello. Uno a caso, tanto bene o male sono tutti uguali.
Benissimo. Cosa volevo dire, alla fine?
Ah, sì. Oggi è il secondo compleanno del blog. Ciao mi chiamo Ade, ho ventisei anni, sono molto emozionata, ringrazio tutti per i meravigliosi momenti passati insieme, da grande voglio fare la chirurga estetica.
Scommetto che vi state chiedendo: Ade, tesoro, adesso ci spieghi che cosa cazzo ci azzeccano titolo e foto con le stronzate che ci stai propinando?
Certo, che ve lo spiego. Dannazione.
Anzi no. Ho solo un'ultima cosa da dire:
Trenta euro? Ma dove cazzo vai?
E adesso, su. Insultatemi. Che mi mancate.

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sabato 8 febbraio 2014

Mentre cammino

Sorrido.
Via, le mani in tasca, la musica alta, l'aria fresca sul viso, lontano da tutti e lontano da qui.
Nessuno può entrare nella mia testa ed è una sensazione bellissima. Possono pensare di capire, possono immaginare di sapere, possono credere di intuire, ma non avranno mai certezze.
Questo posto è mio. Un'isola, una barca in mezzo all'oceano, la cima di una montagna, un prato infinito di completa solitudine dove posso correre, urlare, cantare, girare su me stessa mille e mille volte ancora fino a quando sarò stanca e mi butterò per terra, gustandomi il silenzio perfetto che mi avvolge e mi abbraccia, complice.
Qui non c'è nulla da capire e non c'è nulla da aspettarsi. Qui non ci sono voci troppo alte a disturbare i pensieri e non ci sono programmi a riempire le giornate. Qui non ci sono giustificazioni da dare e non ci sono leggi da rispettare. Qui non c'è niente ma c'è tutto. Qui ci sono io, e questo basta. Basta sempre.


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lunedì 3 febbraio 2014

Polpette di lenticchie



Questo post è ufficialmente dedicato a Mareva. Lei sa perché. Voi no. AHAHAH.

Queste sono in assoluto le polpette più apprezzate dai miei innumerevoli commensali. Le divorano come se non ci fosse un domani e avanzano richieste di bis per la cena successiva. Dunque, vi lascio immaginare la perfezione, la grandezza, la peculiarità di codeste polpette. Ho finito.
Ovviamente, ho preso spunto da una ricetta della mia fantastica guru, che trovate qui.
E ora, al lavoro. Che non abbiamo mica tempo da perdere, noi. Che non siamo mica qui a contare i peli delle braccia, noi. (orroreee i peli sulle braccia???? che schifo! per chi non capisse cliccare qui, prego.)

Ingredienti:

  • 250 grammi di lenticchie secche (vi consiglio di prepararle il giorno prima, in pentola a pressione con qualche cucchiaio di passata di pomodoro, sale, pepe, alloro)
  • aglio in polvere
  • due cucchiai di lievito alimentare in scaglie (sì, dai. ne abbiamo già parlato qui, santa pazienza)
  • 4/5 cucchiai di pangrattato (da aumentare o diminuire in base alla consistenza dell'impasto)
  • olio extravergine d'oliva
Preparazione:

Frullate le lenticchie, mettetele in una ciotola e aggiungete poco aglio in polvere, il lievito alimentare e il pangrattato. Mescolate fino ad ottenere un impasto sodo.
Formate le polpettine e cuocetele in padella con un filo d'olio, a fuoco medio, fino a completa doratura.
Facile, no?


guardate come siamo belle, mentre rosoliamo

Servite calde, ma sappiate che il giorno dopo sono buonissime anche fredde. Una tira l'altra, come le patatine di Rocco.


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