venerdì 16 marzo 2012

Considerazioni traumatiche

Sta per finire la stagione degli stivali, porca zozza. Me ne sono resa conto questa mattina e così ho deciso che li metterò tutti a rotazione finché non verrà il momento dei sandali e a quel punto sarò felice perché vorrà dire che potrò tirare giù gli swanza da sopra l'armadio. In realtà vorrei comprare un bel paio di anfibiozzi aggressivi. Magari colorati. E vedere se con gli swanza ci stanno o meno. Li ho visti su una tipa e l'avrei picchiata. Forte. Ma va bene. Sono in negozio e da qualche parte nel palazzo stanno facendo come di consueto i lavori. Sfonda di qui, sfonda di qua. Giusto per rompere i coglioni a me. Ci sono delle volte che non ci si può parlare dal casino che fanno. Cose tipo. "Mi passi la lacca?" "Cosa? No oggi non l'ho ancora fatta la cacca ma se la faccio ti avviso!". Psicolabilizziamoci un po’. Insomma. Sono in una fase di stanca. La mattina apro i cassetti e mi viene da piangere. Prima di trovare qualcosa da mettermi so che tirerò fuori quasi tutto. E la sera mi toccherà rimettere a posto e non ne avrò nessuna voglia perciò ammucchierò il tutto sul comò e la vita andrà avanti fino a che non avrò una crisi di nervi e urlerò contro al mio fidanzato perché la casa fa schifo. E lui farà finta di essere dispiaciuto e mi darà una pacca sulla spalla. Oppure mi dirà che non gliene importa un fico secco perché lui sta giocando ad Assassin's Creed e la vita è bella. Anzi cucina, donna. Tutto questo perché? Perché io mi sono stufata dei soliti colori e voglio le cose sgargianti. E non le ho. Cioè sì le ho ma sono poche e dopo un po’ mi rompo di metterle perché ne voglio di nuove. Sì. Io avessi una carta di credito illimitata sarei la rocker più felice della terra. Comprerei tante cinture con le borchie. Una rossa. Una gialla. Una blu. E occhiali da sole di tutti i colori. E sciarpine sgargianti. E magliette con i teschi. E braccialetti di finto cuoio tanto grossi. E anelli d'acciaio tanto grossi anche quelli. E mangerei tanti gelati e tanta pizza. Insieme. E non lavorerei più. Mi chiuderei in casa a scrivere nelle giornate di pioggia. Cucinerei un sacco di cose cantando a squarciagola. E nelle mattine di sole mi butterei sotto un albero al parco a leggere i libri. E annoterei i particolari che mi acchiappano delle persone. O delle nutrie. O delle anatre. O anche dei cani. Io adoro i cani. Ma non posso averne uno perché a casa non ci sono mai. Sto sempre a sgobbare in questo stupido negozio. E mi meraviglio ancora oggi dopo anni dell'idiozia della gente. Qualche volta penso che dovrei raggrupparle tutte le loro cazzate e scriverci un libro. E non è mica detto che non lo farò. Forse un giorno. Quando arriverò a casa a un orario decente e non dovrò alzarmi alle 5 del mattino. Quando mi sveglierò e realizzerò che non me ne frega un cazzo. In realtà il mio sogno segreto sarebbe andare a vivere in una cascina lontana lontana. Su una collina. Vicino al mare. E avere tanti animali che mi scorrazzano intorno e preparare le verdure che mi sono coltivata io. Anche se quando vedo un insetto urlo. Mmm. Facciamo che alle verdure ci pensa Mister Ade. Che tanto viene con me. Perché un pochino lo vorrebbe anche lui. Io raccolgo le mele. E le pesche. Le ciliegie però no. Ve l'ho già raccontata quella delle ciliegie? Temo di no. Beh. L'anno scorso ho preso tante ciliegie nella mia cascina bio preferita. Quanto erano buone! Ne ho mangiate a bizzeffe. Finché non ne ho vista una un po’ ammaccata. E allora l'ho aperta, per vedere se fosse abitata. E lo era. Così mi è venuta la fobia e ne ho aperta un'altra. Ed era abitata anche quella. Così le ho aperte tutte. E si. Erano tutte con l'ospite. Inutile dirvi che mi si è rivoltato lo stomaco. Lui mi parlava e mi diceva "Cosa hai fattoooo!! Cosa hai fattooo!!". Da allora non ho più mangiato ciliegie. E penso che non ne mangerò mai più. La cosa interessante, però, è che quando sono tornata la volta dopo in cascina ho spiegato alla Donna Mm Mm (amorevolmente chiamata così perché non l'ho mai sentita dire altro che Mm Mm. A parte una volta che mi ha detto che avevo dei bei pantaloni. Swanza, ovviamente. Ed io mi sono sentita tanto orgogliosa) cosa mi era successo lei mi ha guardata con un'espressione di intenso stupore e mi ha detto "Beh? Quindi non hai potuto mangiarle?". Mi sono immaginata dall'altra parte del banco che le stringevo il collo alla Homer Simpson urlando "Brutta Bacarospa!!". E me ne andavo con le mie zucchine sottobraccio. Intonando I'm reckless dei Papa Roach. Mente perversa.

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato.

6 commenti:

  1. stagione estiva....gonne corte corte colorate....... :)

    RispondiElimina
  2. Siiii!! Figurati che fino a qualche mese fa non le avrei neanche prese in considerazione... e adesso... adesso ho puntato un paio di short fucsia che devono essere miei!

    RispondiElimina
  3. Scarpe tacco 10 rosse, verdi, blu e gialle!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  4. Ma anche converse sgargiantissime! ;)

    RispondiElimina
  5. Anch'io sono in fase che non so cosa mettermi anche se ho l'armadio che esplode perchè da una parte vorrei mettere a rotazione tutte le cose invernali prima di metterle via e dall'altra vorrei già vestirmi estiva. Sono dilemmi.

    RispondiElimina
  6. Son dilemmi, davvero. Io non ho ancora la forza di mettermi a fare il cambio di stagione. E poi voglio mettere ancora un pò di cosine prima...

    RispondiElimina

Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...