giovedì 15 marzo 2012

No cioè

Che stamattina c'ho un brufolo terrificante su una guancia. Lui vuole dialogare, addirittura. Vuole che facciamo amicizia. Pretende solidarietà. Perché, dice lui, fare il brufolo è un lavoro dimmerda. E a lui proprio non ci piace. Voleva fare il camionista, come suo nonno. Gli sarebbe piaciuto viaggiare per il mondo con il suo grosso carico di banane. E fermarsi la notte all'autogrill a mangiare la rustichella. Ma suo padre non ha voluto. Diceva che non era lavoro per lui. Non era adatto, insomma. Tanto per cominciare non aveva la panza. E, si sa, che i camionisti devono averla per forza. È un dato di fatto. Poi bisognava che sapesse guidare. E avere la vista buona, anche. Ed essere forte abbastanza per scaricare le casse. E lui queste qualità non le ha mai avute. E non le ha nemmeno ora. È anche miope, pare. E la cosa lo rende infelice parecchio. Ha provato altri lavori, comunque. Ma dice che non era portato. Non ci sapeva fare, con la gente. Così suo papà all'ennesimo licenziamento se l'è presa moltissimo. E l'ha spedito a fare il brufolo. Perché non ci vogliono molte abilità, per questo. E la pagnotta a casa qualcuno la deve pur portare, no?


 

  
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2 commenti:

  1. XDDD post fantastico!!!
    Chissà che lavoro foleva fare l'orrore che ho sul collo! Secondo me la ballerina di lap dance.

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  2. E l'hai notato dallo sguardo languido? XD

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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