martedì 24 luglio 2012

Storie di weekend

 

Sì, lo so. Sono un'idiota. Ma non è mica colpa mia se i cartelli buffi me li trovo davanti tutti io, no? Questo stava attaccato alla porta di un convento a Parma. Vi dico solo che io ho riso per cinque minuti abbondanti, dopo averlo letto. Ma passiamo a noi.
Siccome Sabato in negozio non c'era anima viva, Il Disturbatore mi ha concesso (pazzesco, vero?) di starmene a casa. Così mi sono svegliata la mattina, ho preparato la spremuta, Mister Ade ha fatto il caffè, ci siamo guardati in faccia e ci siam detti.
Andiamo a fare la spesa?
Ok.
Ma se poi andassimo a Parma? No, perché. Guarda la cartina. E' vicino, eh?
Ok.
Ma se poi..
Ok.
Alla fine non abbiamo fatto la spesa ma siamo partiti direttamente alla volta di Parma. E infatti, gente, quella che vedete qui sotto è la capoccia di Ade che guarda il torrente in secca. Figo, no?


Ma passiamo alla parte interessante. Siccome sono una fanatica di castelli e luoghi storici in generale, ho convinto Mister Ade ad andare a Compiano. Dove abbiamo fatto un giro nel castello che vedete qui sotto. E importunato un gatto che vagava per le montagne. Non per altro, eh. E' che me lo sarei portato volentieri a casa. Poi abbiamo cenato in un ristorante carino che aveva una terrazza che dava sulle colline. E bevuto vino rosso. Tanto vino rosso. Poi ci siamo incamminati alla macchina, direzione albergo prenotato qualche ora prima. Poco lontano da lì. O almeno questo è quello che credevamo. Noi, poveri sciocchi.
Insomma. Sto dannatissimo albergo non si trovava. La via non esisteva sul navigatore e sul mio aggeggio era segnato in un luogo dove in realtà c'era il nulla. Ho telefonato al tipo della reception sì e no sette volte. Dopo una mezz'ora buona, ce l'abbiamo fatta. Arriviamo a 'sto albergo in piena desolazione. Tutto buio e deserto. E comincia pure a piovere. Ma che dico, a diluviare. Nel parcheggio non c'erano auto e il tizio ci aspettava sulla porta, con la faccia semi nascosta. Avrei giurato che avesse un ghigno malefico stampato sulla bocca.
Arriviamo in stanza. Mister Ade comincia a dire.
Minchia. Siamo in una location da film horror, eh? L'albergo sperduto, il temporale...
Fanculo. Non abbiamo dormito un cazzo.
Un po' perché io pensavo al tizio che ci entrava in camera impugnando un'ascia.
Un po' perché la stanza era piena di fottutissimi insetti.
Alle sei di mattina siamo scappati, furtivamente.





Alla volta del mare. Precisamente, Monterosso. Al mare.
Ma Monterosso in Liguria?
No, pà. Monterosso in Inghilterra.
Insomma. Dopo due ore di strada provinciale su e giù, destra e sinistra, arriviamo in spiaggia. Stupendo. Io, dalla gioia, non ho smesso un attimo di mangiare. Cosa che non faccio mai, eh? Proprio mai. Ecco. Quella che vedete qui sotto è la capoccia di Ade in spiaggia. E ancora più giù potete notare l'azzurrissimo mare.





Ecco. Finita la mattinata in spiaggia (che io dopo quattro ore al sole, mi sono anche cagata un po' il cazzo, eh?), dopo esserci abbuffati di trofie al pesto (che io ho digerito più o meno ventiquattro ore dopo), siamo partiti alla volta di Fontanellato. Dove c'era questo bellissimo castello. Sì. Questo qui sotto.
E poi basta. A casa.
Già.


Mister Ade è crollato come un sasso.
E io, beh.
Io no.


Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato

20 commenti:

  1. Per la rubrica "Nc'ho ncazzo da fa".
    simpatica però zucchina moscia. Almeno mo oltre che moscia forse sei anche un po "abbronzata".

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  2. E abbronzata l'hai messo tra le virgolette perché?

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  3. Perchè sicuro, in petto a te, lo stracchino è mulatto.

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  4. Invidioso.
    Almeno io non resterò senza capelli nel giro di qualche anno.

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  5. Ah, si Monterosso, quello che sta in Francia, certo come no.
    Ma sai che anch'io lì ho mangiato le trofie al pesto più pesanti della mia vita recente?
    ps: che bei capelli hai

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  6. La maledizione delle trofie al pesto di Monterosso!
    Magari anche nello stesso posto :D
    Grazie! Diccelo, al Banale.
    Che stronzeggia sul colore dei miei capelli, lui.

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  7. ma chi lo sa, peggio del pesto Buitoni che è a prova di carestia: lo magni e stai a posto per un mese.
    Signor Banale, mi scusi, ma secondo me la Ade ccc'ha proprio un bel crapino, non trova?

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  8. Ahahahah!!
    Grazie, sostenitrice dei capelli di Ade :D

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  9. ciao Ade, sono il Matto dei lampioni di QZ.
    il tuo blog è una specie di finestra sul soggiorno della tua vita e uno ci si può affacciare e vederti andare e venire e armeggiare con il mondo.
    è sempre stato così? un blog parte con queste motivazioni? condividere?
    e poi? che succede?

    ciao
    udl

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  10. Ciao Matto dei lampioni (che poi udl voglio sapere per cosa sta, eh? che son curiosa).
    Hai esaudito il mio desiderio.
    Bello.
    Sinceramente, che succede poi io non lo so.
    So che qui io sono io, però.
    E che grazie a questo riesco a non dare di matto.
    A volte. Mica sempre.

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  11. Ma che bello, ma che invidia!!! Castelli e mare!

    Un po' meno invidia per l'horror.

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  12. udl sta per uomo dei lampioni, che altro?
    ma è solo in transitorio.

    mi aggiro di notte tra i blog e ogni volta che percepisco assonanze mi fermo e batto la terra. e ascolto il suono.
    a volte è solo fango secco e sordo, a volte sprofondo in acque limacciose.
    a volte la terra risuona di buono.
    e allora mi fermo, almeno per un po', per due parole, un falò e due birre.
    tutto qui.
    viaggio.
    e, come dici tu, sparpaglio la mia pazzia nel mondo annacquandola con quella altrui. ;)

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  13. @Patty Tu si che mi capisci :D

    @Udl Si ma a me Matto Dei Lampioni piace di più :D
    Per il falò e le birre mi trovi sempre qui. Pronta.
    A mescolare le pazzie, si sa.
    Esce sempre qualcosa di buono.

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  14. effettivamente la location horror mette un po' l'ansia per il resto dai ti sei tirata su con la stupenda Monterosso e il pesto.

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  15. ok, dai. ti invidio un po' per la giornata al mare. non vedo l'ora di poter fuggire un po' anch'io.
    per ora lo faccio così:
    gironzolando nella veranda dei blog altrui e attaccando bottoni. ma filo fragile fragile, eh, bottoni leggeri che saltano in fretta.
    parola d'ordine: "leggerezza".
    il bello è che è tutto lieve,
    il difetto è che basta un soffio e volo via.

    insomma, roba sospesa. tipo aquiloni.

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  16. Tonnagiana, il colore non è passabile. Il taglio si.
    Anzi: na cifra.

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  17. @Ernest fortuna che sono sopravvissuta per raccontarlo :D

    @mdl eh, però fai attenzione quando girovaghi da queste parti. Sono nota per essere pesante :p

    @borgà eliminati, tu. Sciò.

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  18. ne terrò conto per le giornate di vento, quelle in cui serve zavorra. in un giorno come quello potrò venir qui e farti domande su come si cucina qualcosa o su come vestirmi: cose in cui le donne sanno mettere con arte tutta la pesantezza di cui sono capaci.
    epperò tu non mi sembri pesante, no.
    mi sembri più tipa da cucina e vestiario "funzionali".
    col tempo e se. capirò meglio.

    mdl? ti prego. sembra l'acronimo di una azienda per prodotti medicali.

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  19. Vabbé ma, matto. Udl sembra il nome di un partito politico! :D
    Bisogna inventarsi qualcosa di meglio!

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  20. ehm, scusi, MISSMONDODEGL'INFERI. non so se è il caso di insistere a disquisire sui nomi..
    torniamo alla sostanza, piuttosto, io sono dovuto venire a cercarti qui, ma ti avevo risposto da QZ.
    qui però posso scrivere subito, senza aspettare il vistonullaosta del titolare. cosa che non serve, in realtà.
    perchè io sarò anche matto. ma sono anche a modo.
    e comunque non sono matto, è tutto e solo marketing.

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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