Oggi
mi sento in vena di parlarvi di un'altra mia grande passione: i libri. Fin da
bambina ho amato leggere e ho sempre divorato qualsiasi libro mi mettessero in
mano, e le cose non sono cambiate. Io leggo qualsiasi cosa. Dal romanzo al
libro di storia, dalla biografia al fumetto e via dicendo. Non so voi, ma per
me i libri sono qualcosa di speciale. Li osservo, lì, sulla mia libreria e
quasi li adoro. Non provate a chiedermene uno in prestito, sia mai. A meno che,
certo, io non sia più che sicura che lo tratterete con il dovuto rispetto e
che, cosa più importante, me lo restituirete al più presto. Il mio nonno aveva
due grandi librerie sulle quali aveva esposto il cartello "Non chiedetemi
libri in prestito, rifiuterei". Solo a me li prestava, lui. E me li
regalava, anche. E ce li guardavamo insieme, seduti in salotto. Adesso quei
libri sono miei. Anche se avrei preferito continuare a leggerli e commentarli
con lui. E ascoltare tutte le storie che aveva da raccontare, a riguardo. Ad
ogni modo. Ora che sono sempre in ballo tra lavoro, casa e cose da fare, però,
il tempo per leggere a mia disposizione è fortemente diminuito. E mi ritrovo a
leggere qualche pagina la sera, a letto. Finché mi si chiudono gli occhi. Ma
non è stato sempre così. Ci sono stati periodi in cui mi sono trovata a leggere
libri che ti obbligano a non chiuderli mai. Guai se ci provi. E me ne stavo
sveglia fino a notte inoltrata anche se il giorno dopo dovevo alzarmi presto,
sfidavo la nausea sui mezzi pubblici e in macchina e praticamente uscivo dal
mondo tanto che se mi facevano una domanda io proprio non li sentivo. Ecco.
Sono qui per parlarvi di questi libri. Primo tra tutti "Ti prendo e ti
porto via". Di Niccolò Ammaniti.
Io,
davvero, questo libro, così come tutti gli altri di Niccolò, non so quante
volte l'avrò letto e quante lo rileggerei. È di sicuro lui, il mio scrittore
preferito. Mi trascina dentro alle sue storie e uscirne fa sempre un po’ male.
Come il titolo della sua raccolta di racconti a fumetti, ovviamente letta anche
quella. Quando so che sta per uscire un suo romanzo vado in estasi e pattuglio
ogni libreria. Non m’importa nulla se non di essere tra i primi ad averne una
copia. Ognuno ha le sue, vi pare? Il secondo autore che amo pazzamente è Edward Bunker.
"Educazione
di una canaglia" è la sua autobiografia. Ma se leggete i suoi romanzi, vi
rendete conto che in ognuno di essi c'è nascosto un piccolo pezzo di lui. Sto
parlando di "Come una bestia feroce", "Cane mangia cane",
"Animal factory" e "Little Boy blue". Il terzo e ultimo
autore che ho intenzione di citare oggi è uno scrittore stupefacente, cinico e
crudo. Chuck Palahniuk. Il suo primo romanzo è anche quello indubbiamente più
famoso. "Fight club". Avete presente
Brad Pitt e Edward Norton? Ecco. Sono i protagonisti dell'omonimo film uscito nel
1999. Tuttavia il mio preferito tra i romanzi di Chuck rimane
"Soffocare".
La storia parla di Victor. Un giovane che, per mantenere l'anziana
madre in una costosa casa di cura, si reca ogni sera in un ristorante diverso e
finge di soffocarsi con del cibo. La persona che lo salverà gli spedirà, così,
dei soldi sentendosi in qualche modo il suo eroe.
E voi? Quali sono i vostri romanzi cult?
Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato.
non ne ho letto nemmeno uno, vedrò di recuperare. Anche perchè Ammaniti forse cellò.
RispondiEliminaAhi ahi ahi male male. Rischi grosso come per Batman eh?
RispondiEliminaNon chiedetemi libri in prestito rifiuterei.
RispondiElimina???
Cerchi di sfondare una porta murata?
Neanche tengo in considerazione richieste del genere. Cannibalizzo chi ci prova, così non ne restano tracce per chi ha il vizio di mandare altri in avanscoperta.
Prima o poi li finirò tutti (intendo quelli che MI chiedono in prestito la MIA carta stampata)
Ahahahah! Rimarremo presto soli con i nostri libri :p
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