venerdì 4 ottobre 2019

Estraniarsi

Dal mondo, dalla vita, da tutto.
Ecco cosa mi servirebbe per poter lavorare in pace.
Certo, so che non è possibile.
Dovrei essere tipo un'ereditiera e vivere in un cottage sperduto nella macchia mediterranea (oh ma quanto sarebbe figo?).
In ogni caso, nonostante il mondo e la vita continuino imperterriti a cagarmi la minchia disturbarmi, ho finito il mio secondo romanzo, ormai da qualche settimana.
Cerrado, closed, geschlossen.
Inutile dirvi quanto io sia orgogliosa di me.
Nei prossimi giorni dovrò:
  1. trovargli un titolo
  2. completare la sinossi
  3. stamparlo
  4. inviarlo al Premio Calvino
Sì, perché ho deciso di partecipare anche quest'anno, con questo nuovo lavoro. Determinante per la mia scelta è stata la valutazione che ho ricevuto sul romanzo precedente, che come sapete non è arrivato in finale. L'ho trovata utile e necessaria perché, nonostante non mi sia trovata completamente d'accordo con alcuni dei suggerimenti che mi sono stati dati, mi ha fatto bene sentirmi dire da qualcuno di competente che il mio lavoro è figo, che il mio stile è figo e che ci sono tutti i presupposti per la pubblicazione (salvo alcuni dettagli che secondo loro dovrei cambiare, ma che non cambierò perché sono arrogantella e supponentella).
Comunque, quest'estate, mentre sfrecciavo per viale Monte Ceneri con la mia mountain bike, la mia testolina è stata folgorata da una nuova idea.
E quindi è con immensa gioia che vi comunico, miei carissimi amici, che l'Ade del vostro cuore sta ufficialmente per iniziare il suo terzo romanzo.
Non si scherza un cazzo, qui.
Se non mi sentite, sapete perché (in caso contrario andate a rivedervi il titolo e le prime due righe di questo post).
Cià.

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato

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