sabato 7 settembre 2013

Molto forte, incredibilmente vicino


Allora. Perché si sappia, Jonathan Safran Foer, con il suo "Se niente importa, perché mangiamo gli animali" è stato l'artefice del mio cambiamento alimentare e io lo adoro (sono quasi sicura di avervelo già detto ma, ahimé, mi drogo e dunque la memoria è quel che è). E ho adorato anche il suo dolcissimo "Molto forte, incredibilmente vicino", su questo non ci piove. Bramavo per vedere il film e quando finalmente sono riuscita a vederlo, come succede quasi sempre quando guardo un film di cui ho già letto il libro (nonostante Sandra Bullock sia una delle attrici che amo di più), non sono rimasta soddisfatta. Benché io non possa assolutamente dire che sia un brutto film (mi sono anche commossa, snif snif), non me la sento nemmeno di esclamare "wow". Lungo, triste e abbastanza noioso, non è riuscito a trasmettermi nemmeno la metà di ciò che mi ha trasmesso, invece, il romanzo. Ma, d'altronde, realizzare un film su una storia come quella di Foer, non deve essere stato troppo facile.
Oskar ha perso il padre, l'11 Settembre 2001. "Il giorno più brutto". Il giorno in cui, tornando a casa da scuola, trova i messaggi del suo papà che, intrappolato in una delle due torri, spera di riuscire a parlare con la famiglia. Oskar li ascolta e, quando il telefono ricomincia a squillare, non ha il coraggio di rispondere. Allora decide di staccare la segreteria e sostituirla con una nuova: nessuno dovrà mai sentire i messaggi di suo padre. Solo lui.
Un giorno, curiosando nell'armadio del genitore, Oskar trova una chiave avvolta da un biglietto sul quale c'è scritto "Black". Da qui ha inizio la sua missione: trovare la serratura a cui appartiene quella chiave e avvicinarsi un'ultima volta a quel padre che ha amato e che ama così profondamente. Oskar decide di affrontare le paure nate in lui dopo "il giorno più brutto" e si presenta alla porta di tutti i 472 Black di New York.
E niente. Se non avete letto il libro, fatelo. Vi innamorerete del piccolo protagonista, credetemi (ve ne ho parlato qui, eventualmente).
Il film, per quanto mi riguarda, così così.

"Se il sole esplodesse, non ve ne accorgereste se non dopo otto minuti perché questo è quanto ci mette la luce a viaggiare verso di noi. Per otto minuti il mondo sarebbe ancora luminoso e caldo. Era passato un anno dalla morte di mio padre e sentivo che i miei otto minuti con lui stavano per finire."

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato 

22 commenti:

  1. io ho visto il film e ho acquistato il libro dopo, non l'ho ancora letto perchè aspettavo mi "passasse" il film. Mi era piaciuto molto :)

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    1. Ma si non ho detto che non mi sia piaciuto, però boh. Sarà che sono esageratamente critica :)
      Il libro ti piacerà ancora di più, ma lo saprai già.

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  2. Da un paio d'anni mi scervello sul fare un tatuaggio che rappresenti questo libro tanto mi è entrato dentro, tanto è meraviglioso.
    Il film, al contrario di quel che hai scritto tu, l'ho trovato all'altezza. Ho pianto come una cretina <3

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    1. Se è per questo ho pianto anch'io. Facendo finta di niente perché non mi vedesse nessuno :)
      Bello il tatuaggio. Bello.

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  3. Sempre di Jonathan Safran Foer, nel caso non l'avessi ancora fatto, ti consiglio di leggere il suo primo romanzo, "ogni cosa è illuminata". Pure il film - stranamente - non è male.

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    1. Ce l'ho sulla libreria. Mi aspetta. Prima o poi arrivo. Si.

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  4. Ho preso anche questo, ma devo ancora leggerlo. Anche se purtroppo ho già visto il film :/

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    1. Tranquilla, il libro è così intenso... Così bello... Che non penserai al film leggendolo. Vedrai.

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  5. E' in lista tra i film da vedere visto che nessuno è voluto venire al cinema a vederlo quando uscì!

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    1. Sicuramente vale la pena guardarlo. Hai letto il libro?

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    2. No, non ho proprio mai letto niente di Jonathan Safran Foer!

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    3. Oh, peccato! Recupera, recupera :)

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  6. Ok. prima o poi lo compro. E prima o poi vedo il film. Si.

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  7. Ho visto il film e infatti così così (mentre il film di ogni cosa è illuminata mi è piaciuto più del libro. Per via del cane, soprattutto). Proverò il libro.

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    1. Devo vederlo. Mi manca. Ma prima finisco il libro, ovvio.

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  8. ho visto ogni cosa è illuminata nella colonnina a fianco e ho pensato: ma avrà letto molto forte incredibilmente vicino? poi ho trovato questo post!
    io amo questo libro.
    e l'immagine di lui che si tira su tutta la lampo del sacco a pelo di se stesso non è meravigliosa?

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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