giovedì 10 aprile 2014

Hai le mani giunte

Ma non stai pregando.
Pensi alle sue dita che scorrono sul pianoforte.
Si chiama attesa.
Il cuore batte forte e veloce, lo senti picchiare contro i tuoi pollici.
Eccole, arrivano. Ti percorrono le vertebre, lanciandosi in picchiata.
Cinque note, sei forse.
Una lacrima scivola sulla tua guancia.
Bello, bellissimo.
L'erba è bagnata e tu hai un po' freddo, ma va bene. Si sta bene, qui.
Chiudi gli occhi e non pensare.
Suonale ancora, ti prego. Suonale per me.


Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato

8 commenti:

Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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