giovedì 25 luglio 2013

A noi ci piacciono i castelli

Mr. Ade in contemplazione mistica
Ultimamente mi gira in testa l'idea di tenere un diario dei posti in cui sono stata (tranquilli, non ho intenzione di annoiarvi facendolo qui), ma è una cosa che richiederebbe del tempo che al momento non ho a disposizione (cercare le foto migliori, cercare un briciolo di storia del posto, descrivere il tutto... vi pare?). Però siccome mi rendo conto che è da un po' che non vi racconto più una cippa della mia vita (perché lo so che vi interessa, eh? non ci dormite la notte, voi. inutile cercare di farmela.) eccovi un post su una delle ultime gite di casa Ade.
Per la verità quel giorno si doveva andare in piscina ma dato che c'erano delle nuvolacce nere e minacciose, abbiamo cambiato rotta e improvvisato un giro al Castello Baradello, a Como (in realtà, come vedrete dalle foto più sotto, del complesso medievale è rimasta solo la torre e dei resti sghangherati. pare siano stati gli spagnoli tipo nel 1500 a ordinare di buttare giù tutto. e questo lo so perché ho letto i cartelli, mica per altro.), luogo consigliato dalla Patty che c'era già stata con La Pelosa Metà e ci ha fatto da Cicerone in quest'avventura (oltre ad averci amorevolmente letto tutta la storia di Federico Barbarossa il distruttore delle città lombarde ed essersi guadagnata la nomea di "donna che sa tutto di tutto". no perché alla Patty, ora ve lo dico, se voi ci fate una domanda, santa pazienza, LEI VI RISPONDE. PERCHE' LA PATTY SA. va bene la smetto perché sto rischiando di prenderle.). E niente adesso ho perso il filo del discorso. Comunque. Abbiamo affrontato la salita senza fine che porta al castello e, una volta arrivati, abbiamo contemplato il bellissimo paesaggio e ci siamo abbuffati di pizza e focaccia.


La torre del Baradello

Il cortile del Baradello (ossia i resti)
A quel punto, siccome io avevo deciso di non spalmarmi l'olio di Jojoba, è uscito il sole (e mi sono scottata le spalle. imprecazione.), così abbiamo deciso di fare felici I Nani e portarli al lago.
Mentre la Patty disegnava sul suo taccuino, io mi rilassavo seduta sul muretto e Mr. Ade guardava le tette di una tedesca, I Nani facevano il loro primo bagno stagionale e in quel momento la vita era bella.

I Nani sguazzanti
Una volta ordinato ai mocciosetti di uscire dall'acqua, abbiamo girato come dei matti per trovare LA GELATERIA (sì perché noi non ne volevamo una qualunque. noi siamo dei cazzo di viziati, ecco.) e dopo un attento girovagare, l'abbiamo trovata e siamo stati premiati per la lunga camminata con un gelato buonissimo (io e la Patty abbiamo preso cioccolato alla ciliegia. libidine, proprio).
E niente. Cosa abbiamo imparato da questa gita?
Allora. Sicuramente che la Patty è un genio.
Poi. Che la pazienza è la virtù dei forti.
Che Federico Barbarossa radeva al suolo le città più e più volte ma è morto affogato come un pirla.
Che Nano uno ha la pancetta.
Che Nano uno e Nano due quando si addormentano in macchina (esausti e in posizioni assurde), sbavano copiosamente sulle loro magliette.

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato 


1 commento:

  1. "no perché alla Patty, ora ve lo dico, se voi ci fate una domanda, santa pazienza, LEI VI RISPONDE. PERCHE' LA PATTY SA" sono morta dal ridere... ahahahahhaha :D
    Oh, la prossima volta ci giriamo tutti i castelli ;)

    RispondiElimina

Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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