lunedì 26 maggio 2014

Le intermittenze della morte



Io vorrei essere la testa di quest'uomo.

"... La vita è un'orchestra che suona sempre, intonata, stonata, un piroscafo titanic che affonda sempre e sempre torna in superficie, ed è allora che la morte pensa che si ritroverebbe senza saper cosa fare se la nave affondata non potesse mai più risalire..."
"... E poi ditemi se non si troverebbero più bestioline di questo genere sulla terra che non stelle nel cielo, o nello spazio siderale, se preferiamo dare un nome poetico alla convulsa realtà dell'universo in cui siamo un filino di merda sul punto di dissolversi. La morte degli umani, attualmente una ridicolaggine di sette mila milioni di uomini e donne alquanto mal distribuiti nei cinque continenti, è una morte secondaria, subalterna..."

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato

7 commenti:

  1. Un autore che non ho ancora letto...dovrei cominciare da questo

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  2. Preferisco gli scatti brevi di Saramago, ma comunque un fenomeno...

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    Risposte
    1. Io ho letto solo questo e Cecità.
      Cecità MERAVIGLIOSO.

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  3. non ho mai letto niente di suo, debbo rifarmi quest'estate

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  4. Io amo lui.
    Sarà anche il nome. (Josè come Josè Mourinho. Ok, la smetto.)

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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