martedì 26 settembre 2017

Carlos Ruiz Zafón, L'Ombra del Vento


Nonostante siano pagine piene zeppe di parole, alcuni libri non ti dicono niente.
Altri, invece, si insediano in te come solo un grande amore. E proprio come una storia d'amore ti fanno ridere, incazzare, piangere, sognare, sperare, battere il cuore.
Questo libro era stato abbandonato da qualcuno che, nel disfarsi delle sue cose vecchie, ha deciso di disfarsi anche di lui. Proprio come succede nelle storie d'amore, quando finiscono. È così che è capitato tra le mie mani che cercavano niente e, senza saperlo, trovavano tutto. Proprio come succede quando, per caso, ci si innamora.
Ed io mi sono innamorata di lui. L'ho capito quando, a pagina 82, seduta in un vagone della metro verde colma di gente che fissava lo smartphone, sono scoppiata a piangere.

"La televisione, mio caro Daniel, è l'Anticristo. Mi creda, nel giro di tre o quattro generazioni la gente non sarà più nemmeno in grado di scoreggiare da sola e l'essere umano regredirà all'età della pietra, alla barbarie medievale, a uno stadio che la lumaca aveva già superato all'epoca del pleistocene. Il mondo non verrà distrutto da una bomba atomica, come dicono i giornali, ma da una risata, da un eccesso di banalità che trasformerà la realtà in una barzelletta di pessimo gusto."

"Cosa ne sa lei?"
"Di donne e di questioni mondane, parecchio più di lei. Come ci insegna Freud, la donna desidera il contrario di ciò che pensa o afferma, il che, a ben vedere, non è affatto un problema, in quanto l'uomo, come tutti sanno, obbedisce invece agli stimoli del proprio apparato genitale o digestivo."

..."Certi sempliciotti pensano che, se toccano il culo a una donna e lei non protesta, il più è fatto. Principianti. Il cuore di una donna è un meccanismo complesso, insensibile ai rozzi ragionamenti del maschio avventuriero. Se si vuole davvero possedere una donna, bisogna imparare a pensare come lei. Tutto il resto, il morbido involucro che ti fa perdere la ragione e l'onore, viene di conseguenza."
Applaudii con solennità.
"Fermin, lei è un poeta."
"No, mi ritengo piuttosto un pragmatico come Ortega. La poesia, per quanto piacevole, è un artificio, mentre le mie parole sono più reali del pane col pomodoro. Non a caso il maestro diceva: mostratemi un dongiovanni e smaschererò il finocchio che è in lui. Per me sono importanti le cose che durano. Lei mi è testimone: io farò di Bernarda una donna, se non perbene, perché lo è già, quanto meno felice."
Approvai con un sorriso. Il suo entusiasmo era contagioso e il suo eloquio irresistibile.
"Abbia cura di lei, Fermin. Bernarda è tanto buona e ha già avuto troppe delusioni."
"Crede che non me ne sia accorto? Ce l'ha stampato in fronte come il contrassegno del patronato delle vedove di guerra. Glielo dice uno che, quando vuole, sa essere un emerito figlio di puttana: colmerò di felicità quella donna, fosse anche l'ultima cosa che faccio in questo mondo."
"Mi dà la sua parola?"
Mi tese la mano con la serietà di un cavaliere medievale. Gliela strinsi.
"Parola di Fermin Romero de Torres."

E niente. Il romanzo è bello. Ma Fermin è qualcosa di più. È uno dei personaggi più esilaranti che io abbia mai incontrato sul mio cammino di lettrice. Ma scommetto che ve ne siete già accorti.

"Non cattiva" replicò Fermin. "Idiota. È ben diverso. La malvagità presuppone un certo spessore morale, forza di volontà e intelligenza. L'idiota invece non si sofferma a ragionare, obbedisce all'istinto, come un animale nella stalla, convinto di agire in nome del bene e di avere sempre ragione. Si sente orgoglioso in quanto può rompere le palle, con licenza parlando, a tutti coloro che considera diversi, per il colore della pelle, perché hanno altre opinioni, perché parlano un'altra lingua, perché non sono nati nel suo paese o, come nel caso di don Federico, perché non approva il loro modo di divertirsi. Nel mondo c'è bisogno di più gente cattiva e di meno rimbambiti."

"Qualcuno ha detto che nel momento in cui ti soffermi a pensare se ami o meno una persona, hai già la risposta."

"Cerchi di calmarsi o le verranno i calcoli al fegato" mi consigliò. "Corteggiare una donna è come ballare il tango: tutta scena assurda. Ma l'uomo è lei e quindi le tocca prendere l'iniziativa."
La cosa buttava male.
"L'iniziativa? Io?"
"Cosa pretende? È il prezzo che dobbiamo pagare per il privilegio di pisciare in piedi."...
..."Guardi, Daniel, le donne, con rare eccezioni, quali la sua vicina Merceditas, sono più intelligenti di noi o, perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. Che poi te lo facciano sapere è un altro paio di maniche..."

"Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite."

"Il sistema più efficace per rendere inoffensivi i poveri è insegnare loro a imitare i ricchi."

..."Io non sono un eroe, Daniel. Non lo sono mai stato, ma usai il poco coraggio che avevo per insultare sua madre e tutti i suoi antenati."

"Carissimo Daniel,
Non deve credere a una sola parola di quello che dicono i giornali... Come sempre è una montatura. Io sto bene e mi trovo al sicuro. Non mi cerchi. Distrugga queste righe dopo averle lette. Non è necessario che ingoi il foglietto, può bruciarlo o sminuzzarlo..."

Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato

1 commento:

  1. Ho lettralmente amato questo libro....e pensare che lo acquistai solo perchè mi piaceva il titolo e la copertina.

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Grazie per aver fatto finta di non avere niente di meglio da fare che commentare il mio post... vi lovvo

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