Ci sono sere, come questa, in cui giro per casa come una persona vagamente disturbata.
Mi ritrovo a pensare ossessivamente a tutto quello che cambierei, a tutto quello che butterei fuori dalla mia vita.
Senso di oppressione compreso.
E mi domando quali bisogni mi abbiano spinta, in quel passato nemmeno così tanto remoto, a circondarmi di cose, a riempire i miei vuoti di oggetti per i quali, a pensarci oggi, non riesco a trovare un briciolo di valore. Ma che, questo lo ricordo perfettamente, tempo fa mi facevano sentire bene.
Mi facevano sentire al sicuro.
Ora, invece, non li vedo che come intrusi. Usurpatori di spazio che potrebbe essere diversamente riempito.
O non essere riempito affatto.
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RispondiElimina...come red e i suoi parossistici soliloqui.
EliminaCome sei minimal! Io invece non ci riesco e mi rifiuto. Oggetti, oggetti ovunque!
RispondiEliminaCi pensavo proprio l'altro giorno a questa cosa. Sono stata a casa per fare gli scatoloni del trasloco. Due valigie di vestiti, una statua di buddha e quattro scatoloni di libri. Nessun altro oggetto. E ne sono felicissima.
RispondiEliminaAnche io ultimamente la pensi come te.
RispondiEliminaBuona giornata.
Ok. Stavo per scrivere un commento ma non so se fa ridere. Te lo scrivo in privato almeno così se più libera di mandarmi a fanculo.
RispondiElimina<3
che bello quando si arriva a questo stato!
RispondiEliminabasta che non mi tocchino i miei cd, i libri e i fumetti.... :-D
basta non toccare libri e tazze...per il resto potrei anche buttare il resto della casa :P
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