Sì,
sto per fare la seria. Nonostante il mal di testa che mi porto dietro da ieri
pomeriggio con conseguenti occhiaie e faccia da postsbornia, sono qui
quest'oggi per proporvi un esercizio benefico anti malumore della mattina
lavorativa. A dirla tutta, io sono la regina del pessimo umore mattutino. Forse
il fatto che la sveglia suoni alle 5.30 aiuta. Forse. Comunque. Quando mi rendo
conto che incazzarmi non mi serve a nulla, se non a incazzarmi ancora di più,
comincio a ricordare certe cose che per me sono davvero importanti, anche se
non facili da capire e da seguire. Per esempio. Io so per esperienza che la
mente regna sovrana sul corpo. Tempo fa, cercando la soluzione a problematiche
che mi portavo dietro da una vita, ho cominciato a documentarmi in lungo e in
largo, senza però sapere esattamente cosa e dove cercare. Però, come dice il
maestro, l'allievo arriva quando è pronto per farlo e le soluzioni ti capitano
davanti quando sarai pronto per accettarle. Potrebbe essere un libro che attira
la tua attenzione da uno scaffale, una persona che conosci per caso in un bar,
un film che non avresti mai pensato di guardare o qualsiasi altra cosa che, da
un momento all'altro, ti aiuti ad aprire la mente. Tornando a me. Ci sono cose
delle quali fino a qualche anno fa avrei riso a crepapelle, ma che ora mi danno
una mano a vivere, a capire come sono e soprattutto ad accettare me e gli
altri. Una di queste, i pensieri. Questi aggeggi spesso a noi ignoti sui quali
siamo convinti di non avere alcun potere, a meno che non ci concentriamo
parecchio, possono cambiare il corso della nostra vita e noi nemmeno ce ne
rendiamo conto. Ma non vorrei perdermi in discorsi troppo grandi. Quindi eccovi
il mio esercizio antimalumore. Liberate per un attimo la mente dalle cose che
dovete fare, dagli impegni, dalle cose che vi stressano. Chiudete gli occhi. E
pensate. Pensate al vostro essere vivi. Pensate a tutto quello che avete
ottenuto dalla vita, con i vostri sforzi. Pensate alle persone che vi stanno
accanto. Pensate a come siete e a quello che vi piace di voi. E, perché no,
pensate anche a ciò che volete. Ma non vedendolo come un obiettivo difficile se
non impossibile da raggiungere. Visualizzatelo, invece, davanti ai vostri
occhi. Come un qualcosa che presto otterrete e farà parte di voi, perché ne
siete convinti. E, infine, ringraziate. E non sto parlando di Dio o chissà che,
gente. Ringraziate voi stessi. Sentitevi liberi di ringraziarvi per tutto
quello che vi passa per la testa. E se pensate di non avere il tempo, la
mattina, per ritagliarvi uno spazio simile. Ricordate che i pensieri viaggiano
veloci. Non vi servirà altro che un minuto o due. E ora scusate. Devo coprire
le occhiaie e far finta di lavorare.
Questo post è stato originariamente scritto su Swanza blog, da Ade. E' possibile copiarlo parzialmente o interamente e modificarlo, basta che il post originale venga linkato.
Questa sarà utile per i miei frequenti periodi maniacodepressivi U_U
RispondiEliminaMa no. Per quelli ci sono io se vuoi. Quattro schiaffi e passa tutto :D
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