Odio Il Disturbatore che "non ti taglio i capelli perché devo scappare" e poi ci mette un'ora a levarsi dai coglioni.
Odio "no prima delle quattro non posso, devo fare il riposino".
Odio la macchinetta del caffè che decide di rompersi proprio quando io ho più bisogno di lei.
Odio lo smalto semipermanente che dopo due giorni si è già scheggiato. E pure di brutto.
Odio "cambia canale perché Ringo parla troppo" e dopo due ore "chi ha cambiato radio?" dopo che mi sono subita Gamma radio e i suoi revival del cazzo e ho pensato seriamente al suicidio.
Odio le borchie che si staccano.
Odio La Zia che mi snobba.
Odio Il Disturbatore che "vieni presto che abbiamo gente alle nove" e si presenta alle nove meno cinque, dopo che io ho finito di fare tutto e mi dice "ah, io devo farmi il caffè e andare in bagno, se arrivano cominciale tu".
Odio "ma cosa te ne fai di tutte queste riviste?" le leggo, vaffanculo e pensa ai cazzi tuoi.
Odio tornare a casa e non trovare più le patatine che avevo appena comprato.
Odio dover mettere pezzetti di carta in bilico sui MIEI cassetti per verificare che nessuno si sia fatto i cazzi miei.
Odio "mi fa cinque copie di questo?" "Sì, torni tra tre quarti d'ora" certo perché io non ho davvero un cazzo da fare anzi guarda adesso mi piazzo su quella panchina lì, mi rollo una canna e finisco il libro che ho cominciato due mesi fa.
Odio il sito internet di Fastweb che mi prende per il culo.
E odio anche l'operatrice di Fastweb che non sa fare il suo lavoro.
Odio il tecnico che "se vuole posso venire Giovedì o Venerdì" e quasi mi manda affanculo perché oso domandargli un orario preciso.
Odio non avere internet a casa da più di un mese.
Odio "adesso mi metto a scrivere" e dopo due pagine sto già pensando ai Sims.
Odio "le addebiteremo 85 euro nella prima bolletta" solo per aver cambiato un cazzo di nome su un contratto.
Odio "ma si cosa vuoi che sia se ti hanno lasciato mezza tapparella aperta" detto da uno che nel giro di otto mesi ha avuto il ladri in casa DUE volte.
Odio "posso prendere un bicchier d'acqua?" e poi quando non ci sono mi saccheggi la dispensa.
Odio non avere un cappotto rosso e non potermi permettere di comprarlo.
Odio mio fratello che, dopo aver scartato il regalo che mi ha portato via mezzo pomeriggio, mi dice "spero di non dimenticarmi di averlo".
Odio che mi guardi male perché ti dico che sei un'impedita a non saper separare i tuorli dagli albumi quando sei pure dotata di aggeggio chiamatosi "separatuorli". Sì. Sono più brava di te. E non solo in questo, per la verità. E smettila di guardarmi perché quei cazzo di albumi non si montano a neve, sperando che io possa farci qualcosa. Arrangiati. Cogliona.
Odio non riuscire a fare le foto alla schermata di Whatsapp.
Odio dover ammettere di non riuscire a fare le foto alla schermata di Whatsapp.
Odio l'idea che qualcuno stia in casa mia quando non ci sono e faccia i comodi suoi.
E odio sapere di non poter fare niente per cambiare la cosa. Almeno per il momento. Almeno fino a quando non impazzirò completamente e minaccerò tutti con la spada del nonno. Sbavando e urlando di andare fuori dal cazzo. Di pagarsi una cazzo di babysitter. Di andare a mangiare al ristorante. E di non rompere i coglioni a me. Interrompendo così tutti i rapporti pseudofamiliari.
Odio i rapporti pseudofamiliari.
Odio non poterti alzare di peso e appiccicarti al muro. E gustarmi la tua espressione di terrore. Piccola stronza zen del cazzo.
Odio il professore che non mi caga più. Quando avrei voluto fosse il primo a leggere il mio libro.
Odio non aver ancora scritto la sinossi e la fottuta lettera di presentazione.
Tipo "ciao sono Ade, la mia vita è una rottura di cazzo, faccio un lavoro di merda, sono frustrata e vorrei spaccare la faccia a qualcuno, l'unica cosa che so fare bene è scrivere e se voi non pubblicate il mio libro io vi spedisco circa una dozzina di pacchi bomba. E vi lancio Activia scaduti sulle finestre. E un sacco di altre cose che adesso non mi vengono in mente. Ah, dimenticavo. Ho quasi 25 anni. Dico un sacco di parolacce. Mi piace la birra. Mi fumo ancora le canne perché mi piace troppo la sensazione che si prova a ridere per le minchiate fino a farsi venire il mal di pancia. Mi sono persa Batman. Mi stanno tutti sul cazzo.
Ok. Adesso potete dire che sono tornata.
O quasi.
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